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In presenza di un conflitto intrapsichico tanto dilacerante e tra una coscienza totalmente dominata e controllata da complessi di castrazione ed un inerme Sè che alimenta potentemente i contenuti istintuali dell'inconscio, la sindrome bipolare andrebbe capita meglio nei suoi contenuti.

Il problema della conoscenza approfondita della malattia mentale non sta nella malattia mentale stessa ma nella capacità di coscienza e di consapevolezza dello psicoanalista.

Tanto più egli conosce e capisce ed e cosciente di sé tanto più capirà della malattia mentale.

E tanto più sarà capace di curarla e di guarirla.

Lo psicoanalista ,che è di suo “bipolare” (in parte cosciente di sé ed in parte in conflitto perenne con la sua Ombra),  anziché curare rischia di aggravare la condizione mentale del suo paziente

 


 

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