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Non è tanto strano che individui apparentemente “normali” esprimano convintamente idee deliranti che sconcerterebbero non dico uno psichiatra ma qualunque persona di buon senso.
Non è strano in quanto le idee deliranti sono uno dei portati tipici di certe malattie mentali.
Quello che è assolutamente stupefacente è che questi individui (evidentemente psicopatici) siano considerati dalla società “normali”*.
Quello che invece è addirittura assolutamente inquietante è il gran numero di persone “normali” che esprimono idee deliranti ed il seguito che queste idee hanno in larghi strati della società.
Questo fenomeno che è emerso in modo dirompente negli ultimi due anni (si potrebbe dire “grazie” al Covid19 ed ai vaccini), era stato previsto nei suoi termini psichici in questo lavoro più di cinque anni fa.
(*) Quando la malattia mentale diventa, nel suo diffondersi e nel suo trasmettersi (per emulazione inconscia** da una generazione all’altra) , fenomeno di massa essa diventa simbolo di “normalità”.
Storicamente , in tempi recenti, la diffusione del nazismo e del fascismo ne è stata la dimostrazione lampante.
Geograficamente la sua diffusione si manifesta in termini evidenti in certe “subculture” (e la religione al di là delle apparenze c’entra ben poco) orientali.
(**) Il ricorso alla “giustificazione genetica”, in merito alla enorme diffusione delle patologie mentali inconsce ed alla loro trasmissibilità delle quelli sono portatori così tanti individui “normali”, è una comprensibile difesa per remotivare l’angoscia che il peraltro normalissimo fenomeno della emulazione inconscia (esso si genetico) , tra individui dissociati e tra generazioni di dissociati, suscita.