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Che il prendere coscienza fosse importante era cosa ben nota.
Soprattutto il prendere coscienza delle esperienze dolorose che nella infanzia avevano bloccato lo sviluppo psichico.
Poco noto era, mi pare, che il prendere coscienza fosse ciò che consente l'attivazione di fondamentali funzionalità psichiche comprese nella potenzialità del cervello.
Relativamente alle patologie neurologiche bisognerebbe molto riflettere su quale sia il rapporto tra l'impossibilità di utilizzare tali funzionalità (nell’individuo dissociato da sé) e l’insorgenza di quelle patologie.
Se si è inconsci rispetto alla propria coscienza cognitiva (tanto per dirne una), la quale tanta parte occupa di quel cervello , come incide ciò in quelle patologie?.
E’ cosa nota che il non uso di un qualsiasi organo o funzione fisica porta con sé inertizzazioni dell’organo o della funzione con conseguenti insorgenza di adattamenti compensativi.
E che dire dell'essere impediti nell'uso, a causa della condizione dissociativa, della funzione intuizione o della funzione sentimento?.
E si potrebbe continuare.