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Con questo lavoro si impara sempre qualcosa di nuovo.
Ed ora parliamo della sublimazione , per come la vedo io quì ed ora.
Nella chimica il processo di sublimazione è un salto (forse quantico) che fa passare la materia dallo stato solido allo stato gassoso e viceversa (per esempio la grandine)..
Un salto brusco , senza l’intermediazione dello stato liquido.
Nei meccanismi psichici la sublimazione consente la trasformazione del desiderio (non solo sessuale ma del desiderio ,verso la coscienza) di ogni contenuto ancora inconscio in intuizione , in insight * e nella conseguente elaborazione secondaria del cervello (innescata dalla acquisizione della nuova informazione).
Sarebbe il processo psichico (la cosa in sé) che , scioccamente , viene agito dalla razionalità impedendo la sessualità al supposto scopo di “elevare lo spirito” (sic).
E da qui ogni forma di disumana sessuofobia (impedire la sessualità con lo scopo , presunto, di elevare lo spirito.).
Questa transizione è il passaggio obbligato affinchè la libido , tramite la coscienza di sé, azioni la sessualità genitale.
E la libido, investita in quest’ultima, è la libido in esubero rispetto a quel processo puramente psichico.
Ed entrambi , una di seguito all’altra, sarebbero il fine ultimo della crescita psichica nella direzione della coscienza di sé dell’individuo adulto/a.
(*) Della sublimazione esistono una infinità di passaggi intermedi, a seconda dello stato della coscienza, dalla cosa in sé in azione, in agito.
La trasformazione del desiderio in intuizione sarebbe lo stato ultimo, il passaggio più elevato possibile.