.               .

Relativamente al disastro diffuso della mancata crescita psichica genetica affiora ora una diversa ipotesi circa la sua causa.

Mentre in ogni specie animale, diversa dalla specie umana,  la crescita psichica (il riconoscimento della coscienza dell'animale della sua reale natura) avviene spontaneamente a partire dalla nascita grazie al rapporto empatico con la madre nella specie umana l'evoluzione ha dato al cervello umano forse qualcosa di più rispetto ai cervelli delle altre specie.

E, quale che sia questo qualcosa in più*, ciò imporrebbe  alla specie e a ciascun individuo la necessità di UNA SCELTA.

Come se questo qualcosa in più imponesse alla specie umana ed agli individui l'opzione di restare uomini e donne/massa oppure l'opzione di potere conquistare con il lavoro su sè stessi un diverso livello evolutivo: Il  prezzo da pagare per acquisire la coscienza di Sè .

Come se questo prezzo da pagare fosse il mezzo indispensabile per potere appartenere ad un livello di coscienza, leggermente più evoluta, rispetto  a quello delle coscienze di massa dalla quale quel lavoro lo ha sollevato.

E forse non più evoluta rispetto al livello di evoluzione che le coscienze delle altre specie animali hanno raggiunto spontaneamente nel corso della infanzia.

E' possibile che dipenda dalla consapevolezza inconscia della diversità degli stati possibili di evoluzione delle coscienze che nasce la orribile e folle credenza "delle razze inferiori".

(*) Qualcosa in più = La capacità non solo di apprendere (1^ livello,coscienza cognitiva) ma di diventare coscienti (2^ livello, coscienza percettiva) e consapevoli dei significati (3^ livello, coscienza quantistica) di ciò ciò che si è appreso.

        .                                              (scritto il 19/3/24)

 

 

 

 

 

 


 

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