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Parte Terza.

Poco prima del ritorno di ‘Ndria era affiorato in mare , per la quarta volta a memoria d’uomo, l’orca , il terribile mostro uccisore di pescatori, che da il titolo al romanzo , Horcynus Orca.

Il mostro ha su un fianco una profonda ferita purulenta * che ammorba l’aria inflittagli molto tempo prima da un pescatore.

L’Orca/mostruoso complesso di castrazione  è il terrore delle fere/istinti ed il suo nuotare  sul fondo del mare fa affiorare in superficie la cicirella, filamenti di uova di anguilla/sogni che nutrono gli abitanti del luogo (cicirella/sogni i quali rammentano alla coscienza i contenuti istintuali del Sé , castrati e rimossi dall’orribile Orca) .

Improvvisamente l’Orca abbandona il luogo trascinando con sé gran parte delle fere.

Tra alterne vicende ‘Ndria viene assoldato per reclutare dei bravi vogatori per partecipare ad una regata con barche inglese e americane.

Intanto il 7 Ottobre le fere/istinti attaccano l’Orca staccando la coda dal suo corpo.

L’orca ormai morente  viene sospinta sulla riva dagli inglesi e diventa cibo degli abitanti del luogo.

Ciò che essa bloccava con il suo essere diventa ora nutrimento ed arricchimento per gli esseri umani.**

‘Ndria insegna ai vogatori l’arte del remo e durante una prova notturna viene ucciso inspiegabilmente da una sentinella.

Essendo affiorato alla coscienza l’orribile complesso di castrazione il percorso  di crescita è ormai concluso ed il simbolo del Sé muore.

(*) Ferita profonda che richiama l’analoga ferita , questa psichica,   subita dal padre di ‘Ndria nella sua infanzia.

(**)Tutto ciò che il complesso di castrazione nega ai contenuti istintuali dell'inconscio, rispetto al loro diritto genetico di essere coscienti,  nutre ed "ingrassa" quel complesso.

 Ed la sua estinzione libera finalmente quei contenuti castrati rendendo disponibili i loro significati e la loro libido all'arricchimento della coscienza stessa.

P.S.: Se il romanzo  Horcynus Orca è una lunga rappresentazione di un processo di crescita e di superamento di un monumentale complesso di castrazione, la Divina Commedia di Dante è a sua volta una complessa rappresentazione simbolica della psiche umana nonché di un lungo processo di crescita vissuto dal Sè (rappresentato nella figura di Virgilio) e da ciò che prende coscienza e ne riferisce ( la coscienza del Sé e la consapevolezza rappresentata nella figura di Dante).

 

 

 

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