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Le intuizioni relative alla fisica quantistica, prodotte in questo lavoro sono sicuramente "vere" così come sono vere tutte le intuizioni spontanee (gli insight) per colui o colei che le produce.
Che poi abbiano un qualche fondamento scientifico questo è un altro discorso.E' tutta un'altra storia che esula dal qui ed ora.
La loro produzione, il fatto che si producano in un ambito di psicoanalisi ,ci dice però una cosa interessante .
Ci dice che la coscienza, la mia coscienza, (ma io credo le coscienze di chiunque arrivi ancora sano di mente a questo punto del lavoro) fa un parallelismo tra:
- Il rapporto tra informazioni genetiche (e informazioni geniche del DNA), la mediazione che ad esse offre il linguaggio simbolico e
l'intuizione e ciò che chiamiamo "significati" (in biologia la traduzione, a livello cellulare e la conseguente sintesi proteica) .Cioè, a livello
psichico, il modo in cui la coscienza accetta, accoglie e comprende quelle primarie e primitive informazioni genetiche.
- E nell'altro campo il rapporto tra i mutamenti quantici indotti negli elettroni, la mediazione che ad essi offrono le informazioni da quei
mutamenti prodotti , e l'effetto che queste informazioni producono nel nucleo e nella molecola (ipoteticamente) .
Questo parallelismo, frutto di intuizioni spontanee è sicuramente "vero" (come ogni intuizione).
Che poi abbia un qualche fondamento scientifico questo è un altro discorso. E’ tutta un'altra storia che esula dal qui ed ora.
E' possibile, come succede spesso in Natura, che un meccanismo ben funzionante ad un certo livello, e che ha ben resistito alla prova dell’evoluzione, venga riproposto e riutilizzato ad un livello ed in un ambito ben diverso .
Nel caso in esame il meccanismo originario riproposto a diversi livelli sarebbe quello ipotizzato tra mutamenti quantici degli elettroni, informazioni prodotte e mutamenti indotti nel nucleo della molecola e quindi nella molecola stessa.
Continua
(scritto il 21/5/23)