Individui di ottima intelligenza razionale e di buona cultura talora si trovano a disagio a leggere cose di psicoanalisi in quanto quei contenuti tendono a sfuggire alla loro comprensione.
Non ci sarebbe in questo nulla di strano.
Lo stesso sentimento si potrebbe provare a cercare di capire astrusi trattati di filosofia o complessi manuali specialistici.
Nel caso degli scritti di psicoanalisi scatta una complicazione in più che rende ancora più difficile , se non impossibile, la comprensione.
Si attivano nel corso della lettura una quantità di resistenze inconsce che “accecano” la capacità di comprensione del pur volenteroso lettore.
Generando talora un rifiuto assolutamente preconcetto e scandalizzato dello scritto stesso.
Quando non una profonda irritazione.
Tale incapacità di comprendere da parte di individui, pur intelligenti ed acculturati, è un sintomo significativo di una certa condizione psichica la quale assomiglia per certi aspetti alla cecità isterica.
Gli occhi funzionano perfettamente ma la coscienza, per un qualche motivo, impedisce la visione all’ego.