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La coscienza , quale che sia la forma simbolica con la quale si rende manifesta nella realtà sensibile e quale che sia la forma orribile della sua configurazione castrante nella realtà della psiche , è SEMPRE seduttiva.
E’ sempre seduttiva per il Sé represso, rimosso e castrato, in quanto essa è la meta ambita, desiderata di quel Sé e delle sue spinte pulsionali continue e perenni verso di essa .
Essa è la concretizzazione dei desideri della sua vita, di tutta la sua vita e della vita , ancorchè inconsapevole, dell’individuo.
E malgrado quella inesausta ed inesauribile spinta la coazione castrante della coscienza ogni volta ”gli sbatte dolorosamente la porta in faccia”.
Questo solo l’imprinting infantile le ha insegnato , ripetutamente e per tutta l’infanzia e per tutta l’adolescenza.
E questo solo essa ,ripetutamente e per tutto quel lungo periodo , ha appreso.
Prima dalla forma simbolica della figura materna o paterna e dalle loro coscienze castranti, poi nella forma simbolica dell’amato bene , quale che esso sia.
E ,dopo, quel soggetto simbolico e la sua coscienza castrante , ha esercitato e sperimentato ciò che aveva appreso nella sua infanzia sui suoi inermi figli.
Esattamente come era successo e come aveva subito a suo tempo nel corso del suo imprinting .