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Immaginiamo la psiche (coscienza ed inconscio) come una palla.

Essa ha un "orecchio" inferiore che ASCOLTA il linguaggio delle informazioni genetiche del DNA orientate verso lo sviluppo psichico della coscienza.

La "palla" ha anche un "orecchio" superiore rivolto verso la realtà sensibile.

L'orecchio inferiore dell'inconscio ascolta il linguaggio espresso da quelle informazioni, e siccome quel linguaggio (il linguaggio degli elettroni della materia elementare) è anche il suo linguaggio, esso lo rende alla coscienza dissociata dell’individuo inconscio di sé come il fastidioso e coatto EAR WORM *.

L'altro orecchio, quello verso la realtà sensibile percepibile dai sensi, ascolta una canzonetta orecchiabile e la coscienza la emula tale e quale e la ripete autonomamente**.

E così fa uguale l'ego canticchiando senza nemmeno rendersene conto.

(*) In altre longitudini coscienze primitive percepiscono quel linguaggio dell'inconscio e lo traducono nelle "vie dei canti", percorsi soggettivi nel bush australiano.

(**) Mentre il primo è intrusione spontanea disturbante e significativo in quanto riferisce di una certa condizione psichica, il secondo no o lo è comunque in maniera di molto inferiore.

                                                                  (scritto il 06/4/25)

 

 

 

 

 


 

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