22/5/09

La parte "animale" della coscienza.

Fa parte della coscienza umana ,ne è una parte, una funzionalità che possiamo definire “coscienza reattivo-pulsionale”.

Questa funzionalità ha la caratteristica di azionare un comportamento reattivo immediato a fronte di particolari stimoli o imput da parte dell’ambiente.

Comportamenti reattivi che per attivarsi non hanno bisogno di alcun tipo di ragionamento o riflessione.

(Se mi dicono scemo rispondo automaticamente rispedendo l’offesa al mittente, se ricevo un pugno rispondo automaticamente con un pugno, se mi danno una spinta automaticamente rispondo con uno spintone  o con un altro equivalente gesto violento,………..).

Si potrebbe pensare che questa funzionalità della coscienza sia un residuo di coscienza animale in quanto essa è tipicamente il tipo di coscienza presente nell’animale.

(Vedo un predatore e scappo, vedo una preda e attacco, vedo un possibile pericolo ed ho uno scarto automatico di difesa , vedo un concorrente sessuale che mostra i denti ed io  dridrigno i denti,……).

Trattandosi di una funzionalità della coscienza che può azionarsi automaticamente al di fuori del controllo dell’ego, della volontà e da ogni ragionamento, a questa funzionalità (residuato di un aspetto selvaggio dell’essere) sono da farsi carico l’origine dei grandi guai di tanti esseri umani.

(uno mi sorpassa ed io gli do una coltellata, uno guarda la mia ragazza ed io gli sparo, uno mi guarda storto ed io lo prendo a pugni,…).

Come si usa dire in questi casi “a mente fredda” subentrano poi tragici pentimenti, reazioni stupefatte ed incredule oltre naturalmente a disgrazie e guai giudiziari a non finire.

La mancanza di consapevolezza di sé, cioè un ampliamento di coscienza che investa la conoscenza di sé, rende quel tipo di funzionalità molto spesso quasi del tutto incontrollabile.

L’esistenza di una coscienza di sé (e quindi di un notevole ampliamento di coscienza) consente invece reazioni meditate agli eventuali imput provocatori provenienti dall’ambiente e danno all’individuo una capacità di autocontrollo che gli consente di impedirsi la risposta reattiva e pulsionale affrontando invece l’imput provocatorio e stimolante con freddezza.

Quel tipo di coscienza di sé consente anche un controllo del corrispondente istinto ferino che tende a sorreggere e sospingere una risposta reattiva pericolosamente aggressiva e violenta.

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