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La musica ha subito nel tempo profonde trasformazioni.
Dai canti ritmati dei popoli primitivi (e "le vie dei canti" sono forse tra le forme pių primitive possibili di essa) ai primi strumenti a fiato e a corde ai canti corali, alla polifonia ed eterogonia, al tetragramma di Guido D'Arezzo, alla musica a sette suoni (le sette note), alla musica dodecafonica (i dodici suoni della scala cromatica).
Dalla musica, che nel corso di una evoluzione spontanea nasce da fonti di ispirazione soggettiva e popolare, alla musica che scopre nella sua struttura il tetragramma (il numero quattro) e poi il numero sette ed il numero dodici.
Numeri simboli rispettivamente delle quattro funzioni della coscienza, della coscienza stessa ed infine del Sč.
Qui lo dico e qui lo nego ma č possibile che la conoscenza in evoluzione nella Fisica Quantistica forse un giorno scoprirā che i numeri quantici degli elettroni (e delle corrispondenti forze) potrebbero essere ben pių di quattro (fino a sette?) e che il dodici potrebbe essere un numero molto significativo per individuare una qualche caratteristica complessiva dell'atomo e della molecola.
(scritto il 06/4/25)