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Nella Teogonia di Esiodo, ai vv. 133-138, viene narrato che Gea (Γαῖα, "Terra"), unendosi a Urano (Οὐρανός ἀστερόεις, "Cielo stellante"), genera i 12  Titani: Oceano (Ὠκεανός), Ceo (Κοῖος), Crio (Κριός, anche Κρεῖος), Iperione (Ύπέριον), Giapeto (Ἰαπετός), Teia (Θεία, anche Tia)[2], Rea (Ῥέα), Temi (Θέμις), Mnemosine (Μνημοσύνη), Febe (Φοίβη), Teti (Τηθύς) e Crono (Κρόνος).

 

Dopo i Titani, l'unione tra Gea e Urano genera i tre Ciclopi (Κύκλωπες: Bronte, Sterope e Arge e i tre Centimani (Ἑκατόγχειρες, Ecatonchiri): Cotto, Briareo e Gige dalla forza terribile.

 

Urano , tuttavia, impedisce che i figli da lui generati con Gea, i dodici Titani, i tre Ciclopi e i tre Centimani*, vengano alla luce. La ragione di questo rifiuto risiederebbe secondo alcuni autori, nella loro "mostruosità". Ecco allora che la madre di costoro, Gea, costruisce dapprima una falce dentata e poi invita i figli a disfarsi del padre che li costringe nel suo ventre. Solo l'ultimo dei Titani, Crono, risponde all'appello della madre: appena Urano si stende nuovamente su Gaia, Crono, nascosto, lo evira usando un harpe”.

Da Wiki.

 

Interpretando alla luce della conoscenza fin quì acquisita la Teogonia di Esiodo [(è permesso?, è possibile?, qualche legge lo vieta ?, si può interpretare in modo diverso ?, certamente si !] si può scoprire che la dissociazione di massa della specie umana è cosa molto antica nel tempo e che una rappresentazione mitologica ci dice della psiche dissociata da Sé.

Si può scoprire che Urano (**) accoppiandosi con Gea [(da molto lontano immagino dato che la fecondava con la pioggia da lui proveniente (Urano=il cielo stellato)] ha generato dapprima DODICI figli (i Titani) (dodici numero simbolo del Sè) poi TRE Ciclopi con un occhio solo (la tripartizione della coscienza: Percettiva, cognitiva e quantistica) ed infine TRE Centimani (un falso sè/complesso di castrazione castrante per ogni coscienza).

Si osservi la precisione di questo mito: I tre Ciclopi*** hanno un occhio solo.

Si può pensare quindi che la coscienza percettiva e quella cognitiva siano in grado di esprimere SOLO la funzione razionale mentre la coscienza quantistica sia in grado di esprimere SOLO la funzione intuizione.

In accordo quindi da quanto in questo lavoro ipotizzato.

(*) Mostri con cento braccia e cinquanta teste e sputavano fuoco (Ben altro che il “bonario?” Daimon).

(**) E continuando ad interpretare (e ce n'è di roba da interpretare!!) è Urano che, terrorizzato dalla "mostruosità dei propri figli", li costringe nel ventre di Gea impedendo loro di uscire.

Ed è uno dei figli di Gea, Crono, su invito di essa, nascosto nella vagina materna ad uccidere Urano. Evirandolo.

(***) L'Odissea di Omero ci fa conoscere uno scaltro Ulisse che conquista Troia (la città) e libera la bellissima Elena, la coscienza del Sè.

Grazie al Cavallo di Legno.

Poi strada facendo acceca uno dei Ciclopi.

E quindi anche la fantasiosa "mitologia" di Omero significa e ci dice molto della psiche umana e del processo di crescita psichica:

-         Il cavallo di legno come simbolo della funzione intuizione che espugna la coscienza dissociata e castrante, la troia (insulto molto offensivo)

-         Il Sé che “acceca” l’iperrazionalità della coscienza neuronale per consentire lo sviluppo della funzione intuizione e la liberazione dei 

         contenuti istintuali del Sé dalla sua trappola castrante.

                                                                    (scritto il 07/4/25)

 

 

 

 

 


 

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