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“Ci sono più cose in terra ed in cielo di quanto ne sogni la tua filosofia, Orazio” - W. Shakespeare.
Il gusto, l’olfatto ed il tatto sono gli unici sensi che entrano davvero in contratto con la materia e ci danno , forse, una immagine analogica di essa.
Sono i sensi più arcaici che forse attingono parti del cervello altrettanto arcaiche.
L’immagine ed il suono sono dei riflessi che della realtà ci danno una rappresentazione problematica.
Ma la realtà non è solo ciò che percepiscono i sensi.
Esiste una realtà che i sensi non percepiscono e della quale ci rende conto la funzione onirica , i sogni ed i loro significati.
La realtà della psiche e dell’inconscio appartengono in gran parte a quel livello di realtà non percepibile dai sensi.
Ciò che della psiche umana viene percepito (i comportamenti, i sintomi, i linguaggi, ecc.) è solo una minima parte di ciò che la psiche è in grado di esprimere e sopratutto di rappresentare.
Nei sogni si diceva ma anche in quei comportamenti, in quei sintomi, in quei linguaggi.
Dai sogni si capisce per esempio che la coscienza dissociata è una coscienza aperta ad ogni suggestione di realtà e l'individuo, di tali suggestioni, è vittima inconsapevole.
Ma quegli stessi sogni ci dicono che anche l'inconscio è aperto alle influenze del suo ambito.
E senza la coscienza di sè che metta in campo difese anche nei confronti di tali intrusioni subliminali, ed anche a causa di esse, l'individuo inconscio è esposto ad ogni vento ed ad ogni bufera.
Quando la coscienza di sè riesce a mettere in campo difese contro quest'ultimo tipo di intrusioni il fenomeno si ridimensiona ed allora diventa fenomeno costruttivo ed utile e viene chiamato “transfert”, comunicazione tra inconsci sovraccarichi ed inconsci liberati.
Tutte queste argomentazioni, non verificabili attraverso i sensi e la razionalità, sono peraltro comunque verificabili.
L’inconscio ed i suoi contenuti sono una fonte di conoscenza a disposizione di ciascun individuo .
Chiunque sviluppi sufficientemente la propria funzione intuizione e la propria consapevolezza sarebbe in grado di sviluppare le stesse argomentazioni e le stesse deduzioni oppure di svilupparne di diverso tipo contestando di quelle la veridicità.
L’inconscio ed i suoi contenuti non è una fonte di conoscenza soggettiva e riservata a pochi.
L' inconscio individuale è a disposizione di qualunque essere umano.
E a quella fonte di conoscenza chiunque può accedere.