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Se è vero,com'è vero, che l'interazione tra razionalità e strumenti razionali con i fenomeni quantistici mutano la natura del fenomeno rendendoli perciò inconoscibile, viene da chiedersi se una delle cause della enorme diffusione della condizione dissociativa e dei complessi castranti non sia stata proprio l'iper sviluppo della funzione razionale.
Se la coscienza del Sè coincide con la coscienza microtubulare , la quale funziona in modalità quantistica, uno dei motivi per cui un individuo solo razionale non riesce a capire i sogni ed i simboli onirici potrebbe essere proprio quella interazione CASTRANTE e mutante tra osservazione razionale e fenomeno quantistico.
Per cui l'iper sviluppo della razionalità interagendo con i meccanismi quantistici della funzione intuizione e della coscienza del Sè ne impedirebbe la conoscenza (in quanto distorcerebbe il fenomeno) generando cosi una generalizzata condizione dissociativa .
Come a dire , ed è evidentemente ovvio, che è più facile che diventi cosciente di se un qualsiasi animale privo di razionalità piuttosto che un essere umano la cui formazione è orientata unilateralmente solo nella direzione della intelligenza razionale.
Così come l'osservazione razionale interagendo con il fenomeno osservato distorce la natura del fenomeno stesso così la razionalità distorce la reale natura della informazione/significato contribuendo alla costruzione del falso sè.