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La fisica parrebbe essere l'unica scienza la quale nella sua ricerca plurale della Conoscenza si è trovata davanti ad un potente bivio.
Un bivio nel quale per sviluppare conoscenza nel campo dei meccanismi di funzionamento della materia elementare deve in gran parte rinnegare la conoscenza acquisita nei decenni e nei secoli nella Fisica Classica.
La quale sempre di più appare come la scienza dell'apparenza, di ciò che APPARE alla razionalità.
Quel bivio è in realtà ben più profondo e radicale in quanto rende indispensabile per poter procedere nella acquisizione di conoscenze in Fisica Quantistica non un ulteriore sviluppo della funzione razionale ma bensì lo sviluppo della funzione intuizione.
Cosa possibile a chiunque solo se si intraprende la via della propria crescita psichica e dello sviluppo verso una coscienza di Sè ADULTA.
Parrebbe ciò un diktat posto dalla Natura all'essere umano: Se vuoi conoscere dei profondi segreti della materia elementare devi PRIMA conoscere, e predere coscienza, dei profondi segreti di te stesso e della tua più profonda umanità istintuale.
E quel bivio in sostanza è esattamente questo: Se si vuole conoscere di più nella Fisica Quantistica (ed in ogni altra scienza) il salto quantico da affrontare preliminarmente è la CONOSCENZA di Sè e la consapevolezza dei PROPRI meccanismi di funzionamento.
(scritto il 12/4/25)