“C’è un folto gruppo di uomini e donne che debbono percorrere una strada tra due pareti.Allora le donne tutte in file per uno percorrono lo stretto sentiero sul bordo della strada asfaltata segnato da una striscia gialla.Sono molto incerte ed esitanti, camminano strette contro la parete, sono molto paurose ,stanno molto attente ecc. Invece sul lato opposto della strada gli uomini, anche loro in fila indiana, camminano su un sentiero simile tra la parete e la linea gialla però sono più sicuri, vanno in modo più spedito.”
Questo sogno dice (metadice) alcune cose.
Dice che il processo di integrazione dei contenuti dell’inconscio è un processo in sé lento dato che quei contenuti (i significati) debbono passare dall’inconscio alla coscienza uno alla volta attraverso il “sentiero stretto” della intuizione , della capacità intuitiva di colui che interpreta.
Dice però un’altra cosa importante.
Dice che attraverso la coscienza di colui che è cosciente e consapevole di sé transitano anche i contenuti inconsci delle persone con le quali si ha costante frequentazione (anche se non si tratta di persone verso la quale si fa esplicita terapia analitica).
Dice che la coscienza di colui che è cosciente e consapevole di sé fa da ponte, da medium , da psicopompo tra l’inconscio di questa persona e la sua coscienza. Opera cioè come una sorta di by-pass delle resistenze di quella coscienza.
Certo quelle resistenze comunque riescono a rallentare il processo di mutamento ma comunque dei contenuti passano e possono quindi operare una trasformazione di quella coscienza e di quella personalità.
E’ a causa di questo meccanismo psichico assolutamente naturale e spontaneo che la psicoanalisi funziona ed opera e tanto più funziona ed opera tanto più lo psicoanalista e cosciente e consapevole di sé.