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Il soggetto è una donna di grande intelligenza razionale ed i due sogni transferali ne rappresentano sia la condizione del suo inconscio che quella della sua coscienza nello stato nel quale si trovano qui ed ora.
Dice un sogno: “La tenda sulla porta staccata da un angolo la riattacco e fuori la porta c'è un sacco pieno d'immondizia che deve essere buttato via.G1 deve uscire perché deve portare fuori l'immondizia. Si vede dall’alto un grande spiazzo di terreni incolto abbandonato con uno scavo quadrato vuoto e c'è una ragazza G2 là vicino che dice che in carcere è stata trattata molto bene e le hanno fatto il tampone. G1 dice: Che sfiga io ne sono appena uscita”.
Il Sé del soggetto chiude la coscienza percettiva rispetto alle informazioni dissocianti di realtà e contribuisce alla eliminazione delle corrispondenti protesi del falso sé (l’immondizia).
Lo stesso fa ora la coscienza percettiva (G1) (Le cui informazioni che la definiscono sono appena transitate dal codice genetico all’inconscio: “E’ appena uscita dal carcere”).
L’inconscio è desertificato rispetto ai significati/informazioni del Sé e ad esso manca la coscienza (il grande vuoto quadrato al centro) e la coscienza cognitiva (G2), le informazioni che la definiscono, sono appena transitate dal codice genetico all’inconscio (è appena uscita dal carcere) .
Dice il secondo sogno:”Ritorno in ufficio dopo molto tempo e la scrivana è in disordine. Con due o tre cagnetti di peluche e tre o quattro gatti sempre di peluche. Dico di mettere i cagnetti in un cassetto di un mobiletto lì accanto mentre i gatti di peluche li metto in una busta per portarli a casa. Arriva un dipendente indiano chiedendo la pro-cedura per acquistare un piccolo apparato elettronico che ha in mano. Io gli dico fai la richiesta e lo acquistiamo. Poi non so perché gli dò un forte pestone sul piede. La segretaria mi aiuta a mettere in ordine la scrivania. Due grandi foto incorniciate sulla scrivania che si sono ribaltate in avanti ed io le che raddrizzo e metto in ordine con l’aiuto della segretaria.”
Questo sogno rappresenta invece la condizione della coscienza (la scrivania) dello stesso soggetto quì ed ora.
Una coscienza molto in disordine che conserva una infantile fedeltà alla coscienza dissociata e che ora è il caso di superare.
Appartiene ad un soggetto che ha un grande bisogno inconscio di tenerezza e di affetto di cui deve prendere coscienza.
Grazie al rapporto intercorso recupera ora dei valori (I ritratti abbattuti) che nel corso del tempo si erano molto degradati in quella coscienza.
“Arriva un indiano ecc.”: Rappresenta simbolicamente un episodio accaduto ieri sera.
(scritto il 3/6/23)