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Shahriyar, un re persiano, è un marito cornuto, ed anche alquanto psicopatico e criminale.

Per vendicarsi delle donne ne sposa una dopo l'altra e le uccide dopo la prima notte.

Shahrazad figlia maggiore del gran visir, femmina tosta assai, decide di andare in sposa al bruto avendo escogitato un piano per ammansirlo.

Sposatolo, ogni notte gli racconta una storia ammaliante della quale rimanda la conclusione al giorno dopo.

 E così notte dopo notte lentamente conquista il cuore del re che infine la fa regina salvandole la vita.

Quel re persiano (brutale coscienza castratrice alquanto psicopatica) ha evidentemente bisogno di cure psichiatriche.

Se ne incarica Shahrazad la quale nella metanarrazione svolge il doppio ruolo della funzione onirica , il sogno notturno, il racconto , e della funzione intuizione la quale svela il significato di quel sogno il giorno dopo.

Alla fine del processo di crescita di quella coscienza malata (perché di questo metaraccontano "le mille ed una notte") il re persiano guarisce.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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