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Questa cosa dei mutamenti quantici è stato il frutto di un insight spontaneo.

Sarà una intuizione fondata oppure no ?.

Nessuno lo sa.

Su questa intuizione , fondata o no che sia, possiamo però  fantasticare.

Ed allora immaginiamo di piantare in un terreno fertile  un piccolo albero .

Un germoglio di pochi centimetri.

E dopo averlo piantato di imprigionarlo in un grosso vaso di vetro infisso nel terreno.

Il piccolo albero cresce , satura di sé l' intero vaso deformandosi ed infine o spacca il vetro restando deforme o muore.

L'energia che l'alberello avrebbe investito nel suo  sviluppo è inarrestabile .

E produce un albero deforme .

Possiamo immaginare che questa energia disinvestita e deformante ad un certo punto  a feedback cominci ad energizzare gli atomi della materia dell'albero e una quantità di elettroni di quella materia salti in orbite sempre più vicini al nucleo, in orbitali sempre più energizzati.

Fino al punto che la pressione operata dal tentativo di sviluppo non potendo più utilizzare questo “volano” elettronico rompe il vetro.

Ma i mutamenti quantici che quello ostacolo alla crescita ha imposto resteranno nello stesso stato e la deformazione dello alberello non muterà.

Se lo sviluppo dopo la rottura del vaso riuscirà a procedere si svilupperà un alberello già deformato in partenza .

E non c'è forza umana in grado di "guarire" quei mutamenti quantici consolidati nè di "guarire" la deformità dell'alberello.

In questa ipotesi i mutamenti quantici della materia accompagnano puntualmente i mutamenti della materia vivente imposti dallo antropomorfismo.

Normale o patologico che ciò sia.

La premessa di tutto questo discorso è l'inarrestabilità dei processi biologici e dell’energia che li sottende.

Da dove può venire questa energia inarrestabile se non dagli atomi e dagli elettroni della materia ?

E se questa energia sospinta dalla natura viene "repressa" e le viene impedito di svolgere il suo ruolo dove recede a feedback?

E quando questa "compressione"  giunge al limite il risultato sarà la deformazione imposta al piccolo albero.

Il volano che la accumula sa feedback arebbe esattamente il mutamento quantico degli elettroni.

E quando la pressione non potrà più trovare sfogo nei mutamenti quantici il risultato sarà la rottura del vaso.

E nel processo di crescita psichico umano bloccato la compressione di quella  energia  troverà sfogo e rappresentazione nella patologia fisica o mentale.

Ma la patologia fisica può guarire se quella pressione energetica recede.

Ma essa recede se si eliminano i blocchi che impedivano il suo investimento nella crescita psichica normale.

Ma essa recede se quella energia cristallizzata in quei mutamenti quantici fa recedere il mutamento verso il suo stato quantico "normale".

Disinvestendo quella pressione energetica, la quale   nutre la patologia,  orientandola invece nella sua direzione normale e fisiologica cioè lo sviluppo psichico dell’individuo.

E questo disorientamento e distrazione dell’energia nella direzione della crescita psichica ,con conseguente disinvestimento energetico dalla patologia fisica o mentale , opera sia a livello individuale sia a livello di sistemi di viventi*, legati e collegati tra di loro dall’affettività.

(*) E quando dico sistemi di viventi intendo esseri “viventi” nella sua accezione più vasta possibile (cioè esseri umani, animali e piante legati e collegati dallo stesso sentimento, l’amore**).

(** Sentimento questo che è forse , qui lo dico e qui lo nego,    il nome meraviglioso ed umanissimo  che diamo , senza altro sapere,  a quella energia della materia che ci tiene in vita.

 


 

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