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Individui di normale intelligenza razionale e di normale cultura (ma anche di eccezionale intelligenza) possono discutere e confrontarsi tra di loro su qualsiasi argomento di fisica, di filosofia ecc. ma non su argomenti di psicoanalisi.
Ciò in quanto la psicoanalisi è (purtroppo) una scienza elitaria.
Elitaria non per stupida presunzione, non per stupida superbia ma per un fatto OGGETTIVO.
L’intelligenza razionale è un patrimonio funzionale acquisito da ogni bambino/a fin da dopo la nascita e accuratamente sviluppata da ogni sistema scolastico e da ogni linguaggio parentale.
La psicoanalisi richiede per comprendere i meccanismi della psiche umana e dei suoi linguaggi simbolici una diversa forma di intelligenza :L'intelligenza intuitiva.
La quale , diversamente dalla prima , solo raramente viene integrata dalla coscienza del bambino/a dopo la nascita e quasi mai sviluppata fino a livelli normali.
Nell’adulto essa viene sviluppata in una certa misura embrionale dalla terapia analitica e , ove il soggetto sviluppi interessi per la materia , nel corso di una lunga autoanalisi.
In conseguenza di ciò il dialogo tra chi parla di psicoanalisi avendo sviluppato una buona intelligenza intuitiva con chi abbia invece sviluppato solo una grande intelligenza razionale è un dialogo tra sordi.
In quanto le conoscenze acquisite dal primo, grazie alla intelligenza intuitiva, sono fuori da ogni possibilità di comprensione da parte del secondo pur, come si è detto, intelligentissimo.
La psicoanalisi , il dialogo analitico , la capacità di comprensione dell’analista dei linguaggi simbolici dell’altro , la possibilità dell’analista di accedere a forme di comunicazione subliminali precluse agli individui razionali sono “attrezzi” che toccano il paziente, per fini terapeutici, nei livelli più profondi della sua psiche e della sua mente .
Dirò di più.
Toccano il soggetto , grazie a quelle forme di comunicazione , in livelli profondi dello suo stesso organismo in quanto aiutandolo a mutare la sua coscienza e la sua psiche lo si aiuta a mutare quella condizione del suo organismo il quale , da una condizione psichica deviata, è stata, talora, seriamente condizionata e determinata.
Si diceva di livelli profondi della psiche e dell’organismo.
Sulla natura di tali livelli si può solo congetturare.
Se coloro che studiano fisica ed in particolare fisica quantistica e fisica delle particelle oltre ad aver sviluppata una ragguardevole intelligenza razionale , sviluppassero , grazie alla terapia analitica e superando le loro prevedibili resistenze, una buona intelligenza intuitiva farebbero del bene a loro stessi e si metterebbero in condizione di potere acquisire nel loro campo di ricerca conoscenze inaspettate.
Ricordo che taluni scienziati hanno vinto un premio Nobel grazie ad UNA , non so quanto fortuita od occasionale, intuizione nel loro campo di ricerca.