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I bosoni di gauge rappresentano le forze intrinseche nel nucleo dell’atomo (rappresentate nei numeri quantici) ma non quelle ad esso esterne.
E’ possibile perciò che non esista il gravitone in quanto la forza di gravita non sarebbe una forza intrinseca del nucleo dell’atomo ma bensì esterna ad esso.
Una spinta così traumatica come quella impressa dal Big bang alla materia deve per forza aver generato una forza inerziale antagonista la quale quando contribuirà ad esaurire e a controbilanciare la forza espansiva dell’Universo costringerà la sua materia ad un “rovinoso” collasso verso il punto zero.
Questa forza inerziale si è impressa negli elettroni della materia (gli unici ad avere un movimento relativo rispetto al nucleo) e quando la forza di espansione dell’Universo avrà esaurita la sua spinta essi indurranno nella materia la controspinta che genererà il suo collasso verso il punto zero.
Questa forza inerziale ha determinato, come effetto risultante, sia la forza di attrazione reciproca tra pianeti e stelle sia il corrispondente movimento di rivoluzione dei primi rispetto a quelle.
Così come il movimento di rivoluzione delle stelle e delle galassie.
Nonché, come forza residuale, il movimento di rotazione dei pianeti su loro stessi.
(*) Solita tiritera: La presa di coscienza del significato del sogno (il passaggio ad un incarico superiore) ha come al solito innescato una elaborazione complessiva (presumibilmente sia neuronale sia quantistica) di tutte le informazioni in possesso del cervello, elaborazione la quale ha prodotto, a cascata, una serie di intuizioni.
Tra le quali quest’ultima di fisica quantistica.
Per la quale valgono le solite considerazioni:
a. Non ho nessuna certezza circa la sua fondatezza o meno.
b. Potrebbe benissimo essere una fantasiosa forma di delirio.
c. Non intendo censurare in alcun modo me stesso anche in quest’ultima ipotesi.
d. Circa la fondatezza o meno di quella intuizione non ne fotte nulla dato che considero queste intuizioni di fisica quantistica né più né meno che uno spurgo necessitato della coscienza come conseguenza di quella elaborazione.
(scritto il 5/6/23)