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Il punto cieco della coscienza rispetto a taluni aspetti della realtà sensibile (punto cieco, che si rappresenta nella espressione per esempio con il negazionismo , molto assomiglia ad un altro punto cieco.
E cioè il punto del fondo oculare nel quale il nervo ottico si innesta, punto che è appunto cieco alla visione anche se la cosa non è normalmente osservabile dall’individuo.
Ancora una volta funzioni efficienti nate per un certo scopo si ripropongono volta a volta in livelli completamente differenti ed insospettabili.
Il punto cieco della coscienza, grazie al quale la coscienza impedisce l’intrusione delle suggestioni di realtà , è una delle difese della coscienza stessa.
Ed è una “difesa dell’anima” cioè un difesa che impedisce alle suggestioni di realtà di ferire nel profondo la psiche , di ferire l’inconscio.
Il quale di guai di suo già ne passa una quantità sia a causa delle azioni rimuoventi della coscienza sia a causa degli aggressivi complessi di castrazione.
Grazie a tale particolare difesa della coscienza l’azione terapeutica può aiutare a superare la condizione dissociativa e a far connettere la coscienza stessa ai contenuti istintuali dell’inconscio.