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Quando pensiamo razionale gli elettroni della coscienza si configurano in un certo modo ed inducono nei neuroni processi elaborativi in quella direzione.
E a seguito di tale pensare elaboriamo esperimenti razionali.
E dato che la coscienza neuronale può elaborare solo pensieri razionali e logici quegli elettroni solo quelle configurazioni adatte a ciò possono configurare.
Pur potendo assumere qualsiasi configurazione.
E se lo fanno ed inducono pensieri irrazionali o deliranti o, nel caso della coscienza percettiva, forme allucinatorie vuol dire che la pressione energetica dei contenuti istintuali dell'inconscio mai integrati ha superato il limite di guardia e comincia a sconfinare nelle psicosi senza che la coscienza abbia sufficienti difese contro di esse.
Quando la coscienza quantistica individua il significato di un simbolo onirico e lo fa affiorare alla coscienza neuronale quest'ultima "INORRIDISCE" d'innanzi a questa ERESIA irrazionale e ne tenta la rimozione.
E' l'ego che invece che frena tale paura dell'irrazionale ed accoglie la novità.
Ma se l'ego non è capace di ciò sarà la coscienza dissociata a prevalere ed a mai mutare.
Se l'ego si appiattisce acriticamente sulla sua coscienza malata sarà l'individuo a manifestare nei comportamenti o nelle sue patologie organiche la propria malattia mentale .
I linguaggi simbolici ed i loro significati sono il linguaggio della natura genetica dell'individuo nonché del suo inconscio.
Se essi vengono rifiutati dalla coscienza razionale (dai suoi neuroni) è come se le cellule rifiutassero le informazioni genetiche veicolate dal RNA messaggero.
. (scritto il 4/4/24)