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E' la capacità di articolare i suoni a "decidere" quali saranno i fonemi di una lingua e quindi quali saranno i simboli grafici della sua scrittura.
E quindi è la configurazione genetica della bocca, della lingua e delle corde vocali a determinare quali sono i suoni esprimibili.
L'incapacità dei cinesi di articolare il suono della "erre", per esempio, ha impedito nella lingua cinese scritta la nascita del fonema e del simbolo grafico corrispondente a tale suono/consonante/simbolo grafico.*
Del resto che siano i suoni a formare i simboli della scrittura è evidente.
Le "VOCALI" si chiamano così in quanto prodotti dalla VOCE.
E le "CON-SONANTI" in quanto SUONANO-CON .
Quindi è possibile che sia la capacità di articolare i suoni *** del linguaggio ad "addestrare", in prima facie, gli elettroni dei neuroni della coscienza percettiva a configurarsi in modo da consentire ai neuroni di sviluppare la funzione razionale (o funzione pensiero).**
E quindi sono ancora i suoni del linguaggio ad indurre la nascita e l'articolazione dei SIMBOLI.
Ed i caratteri della lingua scritta sono appunto dei simboli a cui corrisponde un determinato suono.
E perciò possibile che esista una correlazione funzionale tra i suoni e la loro capacità di addestrare ed indurre determinate configurazioni degli elettroni dei neuroni.
Il che potrebbe aprire un interessante campo di esperimenti**** circa l'interazione tra i suoni (le loro frequenze) e gli elettroni stessi.
(*) Nel caso della lingua cinese in questo SOLO CASO è avvenuto il contrario.
I cinesi che vivono negli USA fanno una piccola operazione chirurgica sotto la loro lingua in modo da riuscire ad articolare il suono che corrisponde alla lettera "erre".
(**) Richiamo qui "Le vie dei suoni o dei canti" degli aborigeni australiani.
(***) Del resto il fatto che i tratti CARATTERIALI della personalità si richiamano ai "CARATTERI" della scrittura parrebbe essere largamente indicativo.
(****) Per esempio nella musicoterapia.
. (scritto il 4/4/24)