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Nel Cristianesimo si indicano coloro che come Cristo, il Messia, dal cui nome la parola in un certo senso deriva, sono stati consacrati, resi sacri.
E quindi particolarmente cari al Signore.
Nel suo senso laico significa della coscienza che è stata "consacrata" al Sè dell'individuo, cioè dell'individuo che ha preso coscienza di Sè.
E che ha perciò assolto nella sua vita il "dovere", evoluzionisticamente programmato, di assumere nella propria coscienza le informazioni genetiche del suo Sè.
Informazioni genetiche che sono SICURAMENTE SUE ma sono anche informazioni genetiche di specie, alla specie umana COMUNI.
Nel Cristianesimo al moribondo si dona l'estrema unzione affinché la sua anima, così consacrata, diventi cara a Dio.
I taluni casi ciò avviene anche nei confronti della coscienza dissociata di colui che è prossimo alla morte, coscienza che viene attinta da una comunicazione controtransferale la quale consente ad essa di superare, in limine mortis, i suoi blocchi castranti e rendere possibile l'accesso del suo Sè a quella coscienza.
Completando così il suo progetto genetico.
Personalmente ritengo che "unti dal Signore" siano tutti gli animali che di norma sono coscienti (ancorché inconsapevoli) del loro Sè.
E che potenzialmente lo siano anche tutti gli esseri umani in quanto tutti potenzialmente possono prendere di sé coscienza.
(scritto il 18/4/25)