29/09/09

Prendere coscienza della propria esperienza vissuta

La signora A. fa un sogno e dal significato si comprende che quel sogno ha voluto rappresentare un segmento della esperienza vissuta da A. nella sua età matura.

Una esperienza (e lo dice del resto lo stesso sogno e lo conferma A.) senza particolare importanza o significato per la vita della signora.

E sorge spontanea una considerazione.

A quanto pare è assolutamente fisiologico per la normalità e per la salute psichica che l’individuo prenda coscienza di tutta la propria esperienza di vita vissuta. Sia che si tratti della enormemente formativa esperienza infantile sia che si tratti della esperienza adulta.

La presa di coscienza della propria esperienza vissuta avviene sulla base di un processo fisiologico interno grazie al quale il sogno rappresenta alla coscienza i vari segmenti di quella esperienza (ed in particolare di quelli che più di altri hanno segnato la costruzione della coscienza) e la coscienza, grazie alla funzione intuizione cioè alla propria capacità intuitiva, integra in sé il significato del sogno e lo elabora nell’insieme di tutte le altre informazioni possedute.

Ma che succede se, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, la coscienza non ha sviluppato la propria capacità intuitiva?

Succede che il messaggio veicolato dal sogno non va a segno ed il sogno continuerà in forma diversa a riproporre (inutilmente ) il proprio significato formativo.

In compenso (e qui siamo già alla patologia della psiche) l’individuo continuerà ad agire nel proprio comportamento tutti quei segmenti della propria esperienza vissuta (sopratutta quella infantile) rispetto ai quale è totalmente inconscio ed incosciente.

Il risultato di tutto ciò sarà (e soprattutto è, basta guardarsi intorno) l’uomo-massa, un  individuo cioè massimamente adattato all’ambiente esterno e massimamente dissociato da sé stesso.

Un individuo eterodiretto in quanto la sua coscienza , nella totale inconsapevolezza dell’ego, è guidata dalle pressioni provenienti dall’ambiente esterno ed è del tutto sorda ai contenuti vitali dell’inconscio.

 

 

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