.
A partire, semplificando al massimo, dalla rivoluzione americana ogni rivoluzione, tesa a cambiare un ordine sociale ingiusto e verso una maggiore giustizia sociale, ha un suo ciclo.
Ed al caos che essa determina segue un regime autoritario e/o una guerra civile che lo "placa" e che talora, cosa storicamente purtroppo rara, sfocia in un regime democratico.
È successo con la rivoluzione francese, con quella sovietica e cinese, con quella messicana, con quella nazista e fascista (se "rivoluzione" la si vuol chiamare) , ecc..
Le rivoluzioni, con la loro GIUSTA (talora) e purtroppo fin troppo spesso sanguinosa ambizione di giustizia sociale, sono un AGIRE lontanissimo di un'altra rivoluzione definibile come la COSA IN Sè, il "punto" di partenza ed il motore genetico di ogni trasformazione profonda: La trasformazione radicale e RIVOLUZIONARIA della coscienza MALATA nella direzione della COSCIENZA DEL SÈ.
La rivoluzione americana in particolare parrebbe debba concludere, dopo un lunghissimo periodo, il suo ciclo nel tempo attuale verso un, per molti versi, tragico, grottesco, moderno e tecnologico autoritarismo.
(scritto il 20/4/25)