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A. L'intelligenza razionale, poiché interagisce con i meccanismi minuti della materia, non riesce ad osservarne i fenomeni quantistici ma solo i mutamenti che l'osservazione razionale induce in essi.
B. Le informazioni transferali prodotte dalla coscienza dissociata (razionale), ostile ad ogni mutamento, attingono l'inconscio dell'osservatore inducendo dolenzie.
C. E’ possibile che la coscienza razionale "congeli" gli elettroni dei suoi neuroni impedendo loro di emettere onde. Per cui quelle informazioni provengono da mutamenti quantici di elettroni "congelati" che non possono emettere onde modulate .In pratica informazioni che provengono da elettroni "ammutoliti" che non possono produrre linguaggi.
D. Diversamente dalle informazioni transferali che provengono dall'inconscio dell'altro che invece sono prodotte da onde modulate e producono un linguaggio e quindi informazioni.
E. E quindi il transfert veicola informazioni "buone" (le quali consentono, grazie al controtransfert, un trattamento terapeutico) ed informazioni "cattive" le quali non consentono quel trattamento ma anzi inducono dolenzie muscolari nell'osservatore.
F. Si potrebbe presumere che sia la elaborazione neuronale, ad alta velocità, a determinare l'"ammutolimento", il "congelamento" dei corrispondenti elettroni impedendo ad essi di emettere informazioni. Oppure che sia proprio quell' "ammutolimento" a rendere possibile la elaborazione ad alta velocità cioè l'intelligenza SOLO razionale. Così come l'interazione tra questi elettroni della coscienza neuronale interagisce sui fenomeni quantistici mutandoli ed impedendone l'osservazione. Così come lo schermo posto dietro la doppia fenditura induce gli elettroni a comportarsi da particelle mentre invece senza di esso gli elettroni si comportano come onde. Nel primo caso lo schermo (l'osservazione razionale) consente di individuare la loro posizione il che, grazie al principio di Heisenberg, impedisce di conoscere la loro quantità di moto.
. (scritto il 7/4/24)