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La rappresentazione che nasconde ed insieme rivela la cosa in sé.
Il sistema cervello, geneticamente grande amico dell’essere umano (come di tutti i viventi del resto), ha subito una disgrazia negli anni subito dopo la nascita dell’individuo.
I suoi genitori, inconsapevolmente ed incolpevolmente, vittime a loro volta al loro tempo di quella stessa disgrazia, anziché addestrare quel cervello a riconoscere ed accettare la reale natura dell’individuo appena nato, come fanno inconsapevolmente i genitori di ogni cucciolo di ogni altra specie vivente, lo addestrano, a più o meno ferocemente, NEGARLA.
Ad essere a quella reale natura cioè a sé stessi NEMICO FEROCE.
Ed il risultato è la tremenda ferocia e crudeltà manifesta di tanti esseri umani e la altrettanta segreta ferocia e crudeltà degli altri verso sé stessi.
Addestrano quei genitori, le loro coscienze malate, i loro figli alla follia, alla loro stessa follia.
Follia che pudicamente definiamo frutto di “coscienze dissociate da sé”.
Ma quel cervello disgraziato è stato costruito geneticamente per essere amico dell’essere umano
Malgrado lui si potrebbe dire.
Ed in presenza di quella disgrazia che lo ha colpito cerca di usare la sua grande e potente qualità: IL PROBLEM SOLVING.
Dapprima nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza mettendoci “una pezza” al dramma (altro che “trauma”) che ha vissuto con l’imprinting e sulla base dei modelli, attorno all’adolescente disponibili, struttura l’adattamento secondario possibile rispetto a quel disastro.
Struttura l’adattamento possibile sulla base dei modelli disponibili.
I quali essendo stati essi pure colpiti da quella iniziale disgrazia sono quelli che sono.
E nel corso della vita, talora proprio al suo innocente inizio, quel cervello cerca di far capire all’individuo ed ai suoi astanti quanto grave sia quella disgrazia.
Ad uno fa venire un cancro metadicendogli che il suo Sé è negato e quel cancro quel Sé negato rappresenta.
continua
. (scritto il 9/4/24)