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È il motore indispensabile per il funzionamento dell'essere vivente.

Essa è articolata su due parti: La coscienza percettiva e quella cognitiva.

Sono vicarie l'una rispetto all'altra.

In caso di danno neurologico in una l'altra può subentrare, almeno in parte, nelle funzioni che quel danno ha provocato.

È anche per questo che le terapie fisiatriche, in una certa misura, funzionano.

La coscienza cognitiva, quando la coscienza percettiva è stata strutturata e saturata dalle false informazioni dell'imprinting infantile, con ogni probabilità è in grado di ospitare in sè l'adattamento secondario che cerca di compensare come può il disastro generato nella coscienza percettiva da quell'imprinting.

È probabilmente anche grazie ad essa che la terapia analitica e successivamente l'ampliamento della esperienza può portare a buon fine la cura.

                                                                     (scritto il 22/4/25)

 

 

 

 

 


 

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