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Quando l’inconscio dell’analista riceve , grazie al transfert, alla sua capacità di osservazione ed alla sua capacità intuitiva , informazioni sulla condizione della psiche del suo paziente la sua comunicazione verbale spontanea , i suoni delle sue parole e della sua voce, trasferiranno alla coscienza percettiva del suo paziente i significati che l’inconscio del soggetto ha comunicato all’inconscio dell’analista.
Ricordate i fenomeni di sincronicità?.
Anche qui un evento psichico del paziente, avente un certo significato , si incontra con la comunicazione sincronica dell’analista, portatrice dello stesso significato, ed una connessione tra un contenuto istintuale inconscio e la coscienza del paziente si installa.
Si installa nella coscienza percettiva del paziente stesso.
Ma come mai questa particolare forma di fenomeni di sincronicità (chiamata terapia analitica) è indispensabile ?.
Viene da pensare che mentre nella coscienza cognitiva i significati del Sé sono geneticamente innati nella coscienza percettiva ciò non è.
La coscienza percettiva è alla nascita una pagina bianca , anzi bianchissima.
Essa è disponibile a qualsiasi ambiente parentale al quale venga esposta subito dopo la nascita.
Aperta verso qualsiasi ambiente e da tale ambiente completamente manipolabile e a qualsiasi ambiente totalmente adattabile.
L’ambiente è favorevole alla crescita psichica ?.
La coscienza percettiva svilupperà allora in questo senso ed nello stesso senso svilupperà , a feedback e grazie ai sogni , anche la coscienza cognitiva.
L’ambiente è variamente ostile alla crescita psichica ?.
E la coscienza percettiva a ciò si adatterà.
L’ambiente odia ferocemente il proprio Sé e quindi anche il Sé del nascituro?.
E sarà un complesso di castrazione ad attingere ed a installarsi in quella coscienza .