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Spesso accade che ricordando il linguaggio spontaneo dell’analista che veicola significati verso la coscienza del soggetto non si riescono a cogliere di quel pur PROPRIO linguaggio i significati veicolati.
E viene in mente la musica e gli incomprensibili significati che pur essa veicola verso l'anima.
E ci si chiede se la coscienza del proprio Se non moduli in qualche modo la voce dell'analista facendola suono e musica , che come ogni altra musica veicola significati (anche qui incomprensibili) verso l’anima dell’altro.