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Dice un sogno:”Vado a spasso di notte e c’è uno con una bancarella che vende fritta e verdura e che prepara panini, un pezzo di baguette, di carne e verdura. Acquisto un panino, lo mangio e vado via. Poi mi rendo conto che sono andato via senza pagare ed allora torno indietro e riattraverso la strada per pagare. Ordino allora un secondo panino ma questo perde tempo, chiacchera con clienti, ecc. finchè siccome non posso più aspettare vado via e torno a casa.”
Il sogno rappresenta il significato, allora inconscio, dell’ampliamento della esperienza (il panino con carne e verdura) che ha segnato la parte iniziale della autoanalisi.
Significato allora non pienamente compreso e ora finalmente capito (vado via senza pagare ma poi ritorno per pagare il dovuto).
Esperienza però irripetibile (Il fruttivendolo non mi dà il secondo panino che gli richiedo) in quanto essa ha a suo tempo esaurito e completato la sua funzione di ponte transferale.
Quindi si può ben sostenere che l’ampliamento della esperienza da una parte dice del buon risultato della terapia e dall’altra parte segna il vero inizio, a livello di consapevolezza e di autoanalisi, del processo di trasformazione della coscienza.
L’ampliamento della esperienza fa perciò da SOSTITUTO rispetto a ciò che non è potuto accadere durante l’infanzia e l’adolescenza a causa dell’imprinting ostile alla crescita psichica.
Quella esperienza, con il suo ricco patrimonio di sentimenti intensi, di sensazioni e di piacere, fa da medium tra i contenuti istintuali dell’inconscio e la coscienza, ritengo percettiva, grazie al transfert ed al controtransfert, a quel tempo inconsci ed inconsapevoli.
La Natura provvida e la volontà dell’interessato di recuperare ciò che non ha potuto avere nella infanzia, in termini di sviluppo psichico, dà allo stesso una seconda occasione con quella nuova e diversa esperienza affettiva di vita.
. (scritto il 11/4/24)