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La gattaiola è una porticina aperta nella porta di ingresso della casa , porticina che consente ai gatti di entrare a loro piacimento ma anche, ovviamente, a loro piacimento di uscire.
In qualunque ora del giorno o della notte senza bisogno di un “operatore” che apra e chiuda la porta.
La coscienza dissociata che ha bloccato ogni rapporto con il proprio inconscio e con i suoi contenuti soffre di quella che si potrebbe anche definire la sindrome della gattaiola chiusa.
In pratica essendo bloccato ogni accesso dell’inconscio nei confronti della coscienza è inevitabilmente bloccata anche ogni possibile uscita dalla coscienza rispetto all’inconscio.
Ciò un giorno dopo l’altro strutturerà in quella coscienza , oltre al conflitto diciamo così primario tra essa e l’inconscio , una pluralità di conflitti diciamo così accessori.
Dovuti al fatto che la coscienza sarà costretta a rimuovere ogni contenuto disturbante o patogenico proveniente dalla realtà sensibile in una specie di falso inconscio nel quale essa rimuoverà e segregherà volta a volta quei contenuti disturbanti o secondo lei inappropriati.
Ciò strutturerà ogni volta una serie di conflitti accessori tra la coscienza e questi falsi inconsci ,conflitti i quali produrranno da una parte una serie di multi conflittualità nella coscienza la quale dovrà investire, sottraendole alla sua operatività, sempre più energie per tenerli attivi e dall’altra parte tali falsi inconsci e i relativi conflitti ridurranno sempre di più l’area di coscienza diciamo così operativa.
Rendendo di conseguenza la vita del soggetto sempre più asfittica e sempre più gravida di ossessioni, sintomi e nevrosi determinati sia dal conflitto primario sia da quella sequenza di conflitti accessori.
Ogni volta che il terapeuta esulterà perché il suo paziente ha preso coscienza di UNO dei suoi conflitti e riterrà perciò conclusa la terapia in realtà avrà fatto ben poco per quel suo paziente.