A quanto parrebbe , sotto un sole caldo e con la sabbia che si infila dappertutto,  stiamo parlando di politica sociale.

Ed intellettuali , anche di vaglia, sostengono che all’attuale governo (e maggioranza e leader) non c’è alternativa in quanto abbiamo una opposizione che non esiste (non ha leader , non ha programmi, non ha carisma, insomma, povera !,  non ha proprio nulla) .

Quanto di peggio ci possa essere al mondo, insomma praticamente una catastrofe.

Ascolto e la prima domanda che mi pongo tra me e me è: Ma la realtà sociale della quale stanno parlando costoro è la stessa di quella che vedo io ?.

Ma subito subentra una seconda domanda più pressante: Ma di cosa stanno realmente parlando, che cosa stanno rappresentando effettivamente con i loro e nei loro discorsi ?

E l’intuizione fornisce la risposta.

Costoro , gente anche intelligente ma del tutto accecata nei confronti di loro stessi , stanno parlando d’altro, di ben altro.

Come al solito, direi.

Stanno semplicemente proiettando sulla situazione politico-sociale attuale la loro condizione psichica.

Proiettano sulla attuale maggioranza (ed sul suo governo e sul suo leader) la condizione della loro coscienza dissociata e del falso sé che la domina.

Proiettano sulla opposizione “inesistente” la condizione del loro Sé: inconscio e lontano, lontanissimo dalla coscienza.

Praticamente “inesistente”.

Ah, ecco di che cosa stiamo parlando !

Ed il bello è che hanno pure ragione.

Per sostituire il falso sé che domina la coscienza dissociata bisogna lavorare e molto su sé stessi. E nulla viene regalato e nulla accade da solo.

Bisogna lavorare di terapia e di interpretazione allo scopo di far crescere nella propria coscienza la conoscenza del proprio Sé e di esso un po’ alla volta prendere coscienza.

Altrimenti “alla attuale maggioranza non c’è alternativa”.

La condizione della coscienza non muta e non può mutare se non si lavora, e duramente e molto, per costruire in essa l’alternativa rappresentata dalla coscienza di sé, dalla coscienza del proprio Sè.

La coscienza di sé viene perciò lentamente costruita in modo da potere sostituire la vecchia coscienza e senza che si lavori per il mutamento profondo di quest’ultima, effettivamente non c’è alternativa alla propria condizione psichica quale che essa sia.

Però, anche sotto l’ombrellone c’è l’opportunità di capire qualcosa !.

 

 

Torna alla home page    Torna all'indice n.7 (anno 2011)