21/4/09

I modelli della percezione del Sè.

L’ambiente fornisce alla coscienza dei modelli grazie ai quali l’individuo (il suo ego) può percepire sé stesso.A seconda che questi modelli forniti dall’ambiente siano normali, devianti o inesistenti l’individuo percepisce sé stesso in modo normale, deviante o per nulla.

Ferma restante l’assoluta normalità della “cosa in sè” cioè del “sé stesso” cioè del Sé dell’individuo.

L’acquisizione dei modelli fondamentali dell’autopercezione avviene di norma nella prima infanzia ed ha come fonte l’ambiente parentale.

La capacità di autopercezione grazie ai modelli appresi con l’imprinting infantile riguardano la totalità del Sé (sessualità, sentimenti, emozioni, capacità intuitiva ecc. ecc.).

Il linguaggio (verbale e non verbale) è uno dei modelli forniti alla coscienza dall’ambiente parentale ed è nello stesso tempo lo strumento per la formazione degli altri modelli.

Se i modelli dell’autopercezione forniti dall’ambiente sono normali saranno gli archetipi inconsci del Sé ad esprimersi attraverso di essi nella vita e nei comportamenti dell’individuo.

In caso contrario saranno i corrispondenti archetipi della devianza e della dissociazione ad esprimersi attraverso i modelli devianti acquisiti.

Alla dissociazione da sé corrisponde un equivalente modello della coscienza , acquisito esattamente come ogni altro, dall’ambiente parentale.

A questo modello corrisponde nell’inconscio  l’archetipo della dissociazione da sé.

 

 

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