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L'attivazione inconscia di proiezioni sull'altro attinge il soma dell'altro contribuendo a mutare la natura di alcune cellule attraverso l'attivazione di particolari mutamenti quantici negli elettroni di talune molecole ed atomi di esse.
Si tratta anche qui di trasporto quantistico di informazioni tra elettroni di coppia .
L'attivazione di quei mutamenti quantici nelle cellule dello altro è in grado di produrre stati patologici in quelle cellule.
Il ritiro di quelle proiezioni, generato da taluni mutamenti* quantici in determinati neuroni dell'organismo del "proiettore", preludono ad analoghi mutamenti negli elettroni delle cellule dell'altro.
Ciò contribuisce a restituire le cellule bersaglio alla loro reale natura attivando un processo risanatorio delle stesse.
E’ possibile che questo processo coinvolga sia la capacità di problem solving del cervello sia il sistema dei microtubuli sia le cellule neuronali sia le altre cellule dell'organismo .
Il fenomeno delle proiezioni inconsce (ed i loro effetti patogenici) parrebbe potersi avvicinare concettualmente al fenomeno della ionizzazione seppure ad un livello energetico enormemente più basso.**
Se il mutamento quantico, autoprodotto o indotto, è l'effetto generatore della patologia della cellula la presa di coscienza del contenuto inconscio che lo ha indotto è la sua terapia.
(*) Mutamenti preceduti da una qualche presa di coscienza del o dei contenuti inconsci proiettati.
(**) Nel caso della ionizzazione prodotta da radiazioni l'eccitazione dello elettrone è ad un livello tale da produrre la "fuga" dell’elettrone dall’atomo e quindi la perdita dell’elettrone dall’atomo stesso.
Il trasferimento di informazioni tra elettroni di coppia di atomi diversi, grazie allo entanglement quantistico, avrebbe effetti sui possibili mutamenti quantici dell’atomo così come i fenomeni ionizzanti inducono, ad un altro livello, effetti sugli elettroni degli stessi.
Si tratterebbe perciò di un caso di parallelismo funzionale che si esprime a due diversi livelli di energia.