.
Nulla nella vita degli esseri umani è ignorato, sottovalutato e pressochè sconosciuto come il dolore e la sofferenza provocato dalla negazione che i genitori (verso cui è diretto tutto l'amore di cui il piccolo nascituro/a è capace, genitori ovviamente ,come sempre succede, inconsapevoli ed assolutamente incolpevoli ) impongono alla crescita psichica di quel piccolo essere.
E la condizione psichica derivante da ciò e quel dolore grande , anche se non percepito, talora è proprio il motore che aziona il male che l'individuo adulto è capace di compiere.
Dolore che si incarna nell'essere fin dai primi mesi della sua vita ,che si incarna nelle sue ossa , nei suoi nervi , nei suoi muscoli e che lo accompagnerà silente ma non latente in ogni istante della sua vita, in ogni suo atto, in ogni suo gesto o postura , in ogni suo pensiero.
Silente , non percepito dalla coscienza dissociata , ma agente attivo in ogni fibra dell'individuo in ogni istante della sua vita.
Nelle forme più varie le quali quando si renderanno manifeste e percepite si chiameranno sintomi o patologie.
Il dolore antico che si può trasformare in malvagità sempre inesausta, il dolore antico che si distilla nelle patologie e nei sintomi.