Partiamo da questo principio della fisica delle particelle e vediamo dove ci porta.

Nasce una discussione circa l’origine della patologie organiche .

Qualcuno sostiene che sono in maggioranza di natura e di origine biochimica.

Altri dicono che forse tutte o comunque in gran parte sono di origine e natura biopsichica.

La medicina tradizionale è schierata in gran parte contro quest’ultima teoria: non c’è evidenza scientifica, la sperimentazione dice cose diverse, si tratta di teoria non dimostrata né dimostrabile , ecc. ecc..

Tutto giustissimo.

Si osserva però che se un medico volesse approfondire circa la natura psichica delle patologie organiche prima o dopo andrebbe ad impattare contro la propria condizione psichica e attiverebbe le proprie resistenze al mutamento.

Cioè: L’osservazione scientifica di questi particolari fenomeni influenza profondamente i fenomeni osservati.

Cioè ancora non esiste alcuna possibilità di studiare il rapporto tra psiche e patologie organiche se non si mette in discussione, e profondamente, la propria condizione psichica.

Non è questione  di intelligenza né di cultura né di esperienza scientifica.

Semplicemente sperimentando quelle osservazioni si mettono in gioco le resistenze al PROPRIO mutamento.

Un medico cioè un individuo razionale educato e cresciuto alla razionalità ed alla logica oltre che alla conoscenza scientifica, nel senso più tradizionale del termine, non può indagare il rapporto tra psiche e patologie organiche se non mette nel conto di dover mettere in discussione la propria condizione psichica e se non mette nel conto, per continuare a sperimentare quel rapporto e quei fenomeni,  la necessità di un proprio profondo mutamento psichico.

In altri termini non esiste alcuna possibilità di una profonda e reale conoscenza scientifica del mondo se si è inconsci e dissociato da sé.

In questa condizione psichica si possono studiare e formare teorie , in prima approssimazione, solo sulle proprie proiezioni inconsce e non sulla reale natura dei fenomeni osservati.

La scienza parrebbe descrivere il mondo ma in realtà rappresenta con un linguaggio simbolico (solo od anche) la condizione psichica dell’osservatore.

La scienza , qualsiasi scienza è , come tutto, un linguaggio simbolico che va capito non solo nel suo significato razionale ma anche nei significati incosnci che simbolicamente e continuamente  rappresenta.

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