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Non è un caso che l'esperimento della vita e della sua evoluzione sia "confinata" nel Pianeta Terra.

La vita e la sua evoluzione, nel suo punto di massima evoluzione almeno in questo Pianeta, ha intrinseco in sè il rischio stesso della sua estinzione.

Estinzione che fosse essa dovuta a virus particolarmente distruttivi o ad esplosioni nucleari o ad inquinamenti ambientali irreversibili sarebbe comunque limitata alla vita di questo Pianeta.

E se altre forme di vita fossero presenti, com'è statisticamente probabile in altri sistemi solari, da questa "infezione" terrestre non verrebbero comunque coinvolte.

L'evoluzione della vita nel Pianeta, che ha raggiunto apparentemente il suo massimo livello nella specie umana, almeno per quello ch’è dato conoscere quì ed ora (cosa sappiamo esattamente sulla intelligenza reale degli altri mammiferi, primati, delfini, balene, ecc..ASSOLUTAMENTE NULLA!. Già sappiamo così poco sulle NOSTRE stesse capacità intellettive !!) ha subito, a causa dello abnorme sviluppo compensativo della funzione razionale, una potente deviazione evolutiva che ha nel suo futuro più o meno prossimo la sua stessa catastrofica estinzione.

E come al solito la Natura nella sua inarrivabile, almeno per noi, sapienza (o, se si preferisce, un qualche Dio) ha ritenuto necessario confinare saggiamente quell'esperimento su un solo pianeta.

Almeno per quel che è dato sapere.

Se esistesse vita in qualche altro pianeta, sarebbe anche lì come per il Pianeta Terra, un altro esperimento.

E sarebbe anche lì sottoposto presumibilmente alle stesse limitazioni cautelative.

                .                                              (scritto il 16/4/24)

 

 

 

 

 

 


 

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