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Se si riuscisse a depurare i ragionamenti di ciascuno (ma è ovviamente impossibile) dagli anticomunismi e dagli odi viscerali, dagli antisovietismi viscerali, dagli antiamericanismi viscerali e da ogni anti possibile e si riportasse la guerra tra Russia ed Ucraina al suo nocciolo è fin troppo ovvio che essa è una guerra di aggressione di uno grande Stato potentemente armato contro uno Stato molto più piccolo e molto meno armato.
E se si riduce quello conflitto a ciò salta fuori un nocciolo ancora più pregnante : Esso è uno scontro, un conflitto tra uno stato totalitario ed una democrazia, per quanto imperfetta essa sia.
Tra uno stato totalitario che teme ed odia la democrazia perché vede in essa un pericolo mortale per la sua stessa sopravvivenza.
E se lo stato totalitario dovesse vincere ogni democrazia sarebbe perciò a rischio.
Tenuto conto dei rischi impliciti in ogni conflitto (e qui siamo in presenza di uno stato fornito di armi nucleari) occorre moltiplicare gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco e una forma di pacificazione.
Ma non si può rinunciare al principio che il più debole va sempre sostenuto contro il più forte.
E che la democrazia non può soccombere ai totalitarismi.
E tutto ciò, conflitto in corso, crea una potente pericolosissima miscela che può fare esplodere una guerra nucleare globale che spegnerebbe la vita sul Pianeta.
(scritto il 20/6/23)