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Questa concettualizzazione tenta di rappresentare, sulla base di una serie di osservazioni e di interpretazioni , un fenomeno in sé forse inconoscibile e del quale quindi non si può che dare un rappresentazione concettuale il più approssimativa possibile.
E’ possibile che alla base profonda della coscienza, nel punto di contatto con l’inconscio e dei suoi contenuti, diciamo pure alla “porta” della coscienza profonda, ci sia una specie di interruttore Si/No, piacere/dolore.
Esso è attivato in una posizione piuttosto che nell’altra nella coscienza del bambino/a non dai comportamenti dell’ambito parentale infantile ma dalla condizione psichica profonda dei membri di quell’ambito.
E viene attivato in una posizione piuttosto che nell’altra dalla identica posizione di quell’interruttore nella coscienza profonda di quell’ambito.
Se lo switch viene attivato nella posizione Si-aperto-piacere ciò pone la condizione iniziale favorevole per uno sviluppo psichico della coscienza infantile nella direzione del Sé inconscio .
Nel limite e nella potenzialità dell’analogo sviluppo psichico delle coscienze genitoriali.
Se quello switch viene invece attivato nella posizione No-chiuso-dolore nessuno sviluppo psichico nella direzione del Sé sarà possibile e si aprirà la strada alla condizione dissociativa della coscienza infantile.
I successivi comportamenti dell’ambito ed i significati da essi veicolati in quella coscienza a livello di realtà sensibile potranno essere confermativi (e di solito così accade) rispetto a quella non-scelta coatta iniziale .
Oppure alleggeritivi ai fini della strutturazione dell’adattamento secondario rispetto a quella iniziale preclusione.
Il fatto che il dolore ed il piacere siano così intrinsecamente connessi ,anche a livello di percezione, rende talora l’uno innesco dell’altro.
Il dolore come innescante del piacere (e ben lo sanno i tratti masochistici del carattere) ed il piacere come innescante del dolore (e dei sensi di colpa a quel piacere connessi).
A causa di quanto sopra si potrebbe anche pensare che la struttura neuronale della coscienza sia una sorta di albero di natale (a proposito) capovolto la cui punta coincide con quello switch (*).
E la stella cometa, posta appunto sulla punta dell’abete natalizio, indicherebbe quindi la via verso il “bambino divino” (Jung) cioè il percorso, la cui fonte è nell’inconscio, verso la crescita psichica .
Ed ogni sfera luminosa di quell’albero rappresenterebbe perciò un significato del proprio Sé già integrato dalla coscienza ed insieme la totalità di esso.
(*) Ipotesi per ipotesi, congettura per congettura, illazioni per illazione si può anche congetturare che quello switch/porta se attivato verso il Si apra la strada alla integrazione di un primo nucleo di funzione intuizione, passaggio obbligato per il successivo sviluppo psichico.
La sua non attivazione, che equivale a No, impedirà ogni possibile sviluppo in quel senso ma aprirà solo la strada per uno sviluppo della funzione razionale attraverso la coscienza percettiva e la comunicazione sensibile.