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I significati castranti, supportati da ciascuna protesi del falso se , sono continuamente alimentati dalle informazioni significative, veicolati dalla realtà, le quali , sincronicamente, alimentano con gli stessi significati castranti le corrispondenti protesi del falso se.
Via via che la coscienza integra i significati del proprio Se i corrispondenti significati castranti delle protesi del falso sè vengono inertizzati.
E quì si dovrebbe ipotizzare che la coscienza NON coincide con l'intero cervello ma occupa solo una parte e piuttosto minuscola di esso.
La coscienza neuronale del Sè rispetto al cervello è come un piccolo pannello di comando in grado di dirigerlo completamente.
Procedendo in quel processo di integrazione il pannello di comando è sempre più a disposizione dei significati del proprio Sè è sempre meno disponibile per le protesi del falso se.
Quindi in realtà il processo di integrazione del proprio Sè gioca infine la propria partita solo su quel piccolo pannello.
E’ possibile che la coscienza vera e propria infine coincida solo con la coscienza quantistica (l'insieme dei microtubuli) e che la parte neuronale del cervello venga impegnata per la elaborazione neuronale nonchè per la percezione (coscienza percettiva e coscienza cognitiva) .
Mentre la funzione intuizione e la funzione sentimento sono funzioni della coscienza quantistica.
L'ego si gode il tutto riposando sotto un albero di fichi (esclusi quindi quelli di mele sia perche si è esposti a pericolose cadute di frutta sia per l'intenso traffico di sinuose fanciulle vogliose).