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Il sogno parrebbe voler dire che una prima volta avviene il trasferimento wi fi (il transfert) di informazione relativamente alla condizione psichica del soggetto mentre è il secondo contatto wi fi che consente il trasferimento di informazione relativamente al sovraccarico libidico.
Per cui , parrebbe sottendere, che impedire questo secondo contatto (l’informazione circa il sovraccarico libidico , l’acqua dell’altra vasca) impedirebbe anche il trasferimento delle informazioni che potenziano nell’osservatore la percezione del dolore.
Non è che suggerisca un azione volontaria (nemmeno sapevo di questo doppio contatto) ma suggerisce alla psiche una azione opportuna al fini di risolvere il problema.
Perciò è come se il problem solving ed il conseguente sogno dessero istruzioni alla psiche di lasciar passare le informazioni circa la condizione psichica del soggetto ed introdurre un filtro che blocchi invece le informazioni circa il sovraccarico libidico in modo da evitare gli effetti indesiderati.
Peraltro questo continuo rincorrersi della duplicità richiama costantemente alla mente la duplice natura dell’elettrone, massa/onda elettromagnetica .
Duplice natura che potrebbe a questo punto definirsi anche informazione quantica/natura elettromagnetica.
Per dirla tutta la condizione psichica dell’inconscio del soggetto genererebbe una determinata configurazione quantica degli elettroni dell’inconscio stesso la quale da un lato è rappresentazione “simbolica” speculare di quella condizione e dall’altra parte è rappresentazione della carica e del sovraccarico energetico di quell’inconscio.
E sarebbe l’informazione quantica circa questa seconda configurazione a venire bloccata.
Questa seconda tipologia di informazione rivelerebbe inoltre la gravità di quella condizione psichica e quanto essa sia prossima ad indurre (o abbia già indotto, ma questo è accertabile anche per altre vie) l’azione patologica (a livello psichico o al livello somatico) della quale prima si accennava.
Questo meccanismo parrebbe rendere conto del perché la condizione psichica dell’ambito familiare si riproduce con tutti i suoi effetti negativi nella psiche dei figli.
Potrebbe essere esattamente il sovraccarico energetico di quegli inconsci ad indurre nella psiche dei bambini (e nel loro corpo) , privi di ogni difesa, quegli effetti dolorosi che inducono immediatamente la coscienza infantile a chiudersi nei confronti di quella sofferenza ed in conseguenza dei contenuti istintuali dei piccoli inconsci.
Bloccando così ogni possibilità di crescita psichica.*
Successivamente la comunicazione sensibile dell’ambito parentale ,c on i suoi significati “velenosi” (rappresentativi della condizione psichica degli adulti), “chiude il cerchio” nella coscienza infantile.
nel tempo sarà il sovraccarico energetico , che si potenzierebbe anno dopo anno a causa della progressiva energizzazione dei contenuti inconsci non integrabili dalla coscienza , a rendere sempre più difficile ed insopportabile la condizione di quell’inconscio , non più infantile, nel quale all’energizzazione generata dall’imprinting parentale si assomma quella successiva energizzazione.
Una condizione psichica individuale ma anche complessiva e di massa che tende sempre di più all’aggravamento una generazione dopo l’altra.
(*) Nessuno di solito capisce mai perché i neonati ed i bambini scoppiano spesso in pianti disperati ed inconsolabili. Con la corrispondente disperazione dei loro genitori. Forse quel meccanismo di patogenica interazione psichica può fornire una possibile spiegazione.