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Certo non ho occhi così acuti per vedere lo stato dei neuroni infestati dalle informazioni false circa la reale natura del Sé dell’individuo.
Posso solo formulare, come al solito, delle ipotesi possibili.
E’ possibile che le informazioni false circa la reale natura del Sé assunte dalla coscienza infantile nel corso dell’imprinting generino nei neuroni una sorta di “infiammazione” la quale a sua volta sovraeccita gli elettroni delle molecole che costituiscono quei neuroni facendo loro mutare orbita e stato quantico.
Quando le informazioni/significato del Sé vanno a sostituire tali false informazioni, le protesi del falso sé, quella infiammazione lentamente recede ed anche gli elettroni delle molecole del corrispondente neurone ritornano progressivamente al loro stato quantico originario.
L’energia ,che a causa di ciò viene rilasciata progressivamente, continuerà ad investire e mantenere attivi i sintomi somatici rappresentativi di quello stato psichico patologico.
Anzi l’onda di riflusso, l’onda di riversamento, potrebbe ancora ulteriormente potenziarli fino a quando decrescendo progressivamente, si annulla.
Tanto più distanti sono dalla reale natura del Sé le informazioni false che strutturano il falso sé tanto più intenso sarà l’effetto infiammatorio sui neuroni, che ospitano tali informazioni “velenose” e patogeniche, nonchè maggiore sarà la sovraeccitazione che ciò provoca negli elettroni della sua materia. E tutto ciò tanto più ciò energizzerà le patologie nervose e somatiche rappresentative di tale condizione psichica.
(scritto il 22/6/23)