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Dice un sogno:”Vado da un amico americano e con il ragazzino vado al mare. Ci portiamo la sua cabina e la montiamo. Poi ne arrivano molte altre le montano .Là così si usa ciascuno si porta la propria cabina la monta e resta là la stagione .Mentre siamo là vedo un aereo che volteggia in cielo e poi plana sull’acqua tra le proteste dei bagnanti. Ne scende uno con un monocolo. Ha un piccolo cartello ”faccio donazioni” e viene verso di noi in spiaggia.  Allora io gli chiedo se ci fa una donazione ma lui non è propenso e va via. Poi mi stufo e andiamo via per tornare a casa”.

La coscienza del Sé (la cabina), il Sé e l’ego (il ragazzino) in “riva” all’inconscio insieme alle altre coscienze degli altri individui che tale coscienza hanno raggiunto.Viene definitivamente superata una condizione dissociativa di una parte della vecchia coscienza (l’aereo che plana in mare, l’uomo con il monocolo*, l’uomo che fa donazioni**,  ecc.), di un mio vecchio modo di essere.

(*) Un tempo avendo io sviluppato una certa competenza nel mio ormai antico ed ex lavoro, in un ambiente lavorativo composto da semianalfabeti, qualcuno mi definiva ironicamente, in un latino maccheronico;”In mondo cecorum beati monoculorum”.

(**) Quando ne vedo necessita faccio qualche piccola donazione, nel limite delle mie modeste finanze.

 (scritto il 24/6/23)

 

 

 

 

 

 


 

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