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So bene che fai, so bene cosa stai ancora facendo.
Mio vecchio stupido attrezzo, vecchio quanto me.
Posto dentro la mia scatola d’osso.
M'hai tradito per tanto tempo, me ignorante ed inconsapevole.
Per troppi anni.
Ed ora coscienza nuova, per antico malato e coatto insegnamento ancora ci provi e rintracci nella memoria ogni grumo di dolore, ogni frustolo di sofferenza per riportarlo a me, per ferire ancora.
Non mi fotti più però ormai!.
Anche se il ricordo di ogni amore finito, la vista di ogni gatto schiacciato sull’asfalto, di ogni scoiattolo o uccello straziato, ancora ferisce.
So bene che la tua non è pietà.
Cosa che non hai mai avuto nè mai hai saputo cos'è.
So bene che quello zelo è, ancora ed ancora, ricerca d'odio per ferire.
Solo io, e non tu, sò bene cos'è pietà.
Solo io so, ORA grazie ad Anima, cos'è pietà.
Vedendo lo strazio che hai sparso, ignorante ed inconsapevole macchinismo, strumento di ciascun umano, per il mondo.
A causa del tuo odio folle verso nemici inesistenti e verso ciascun vivente.
. (scritto il 21/4/24)