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Vivevano in un villaggio in una sperduta valle numerosi festosi individui, uomini, donne e bambini.
Non si sa perché tutti nascevano son un solo braccio funzionante, il braccio destro, e con assoluta naturalezza svolgevano i loro lavori utilizzando quel solo braccio.
E tutti i loro attrezzi a quel solo braccio erano adattati.
Questa ancestrale loro condizione fisica aveva plasmato il loro linguaggio per cui in esso non esisteva la parola sinistro o sinistra e quando percorrevano i tanti sentieri della valle svoltavano inevitabilmente a destra facendo lunghi giri per tornare al punto di partenza.
Vivevano inconsapevoli e felici tranne coloro ai quali qualche incidente aveva reso inabile il braccio destro e costoro venivano considerati come relitti e lasciati morire d’inedia in qualche angolo.
Giunse una notte al villaggio un viaggiatore.
Proveniente da un paese lontanissimo.
E quando cominciò ad entrare nella valle si stupì che tutti lavorassero usando solo il braccio destro.
E tutti al suo passaggio osservarono questo strano animale che camminava a grandi passi aiutandosi con due possenti bastoni nordic walking.
Giunto al villaggio fu subito circondato da tutti preoccupati dello strano individuo, peraltro del tutto simile a loro se non per quella strana appendice che lo stesso articolava con grande naturalezza sul suo lato sinistro.
Egli notando al loro curiosità chiese come mai tutti guardassero il suo braccio sinistro.
Nessuno capì in quanto il loro linguaggio non possedeva quella parola.
In ogni caso fecero amicizia ed il nuovo venuto, acuto osservatore, ascoltando il loro povero linguaggio credette di capire la causa della loro anomalia fisica.
Cominciò allora ad insegnare ai bambini ed alle bambine un linguaggio più ricco di parole che nulla escludeva da esso.
E i bambini e le bambine più sveglie cominciarono ad articolare lentamente quella loro appendice sinistra, fin lì inerte, che cominciarono a chiamare “braccio sinistro”.*
(*) Questo raccontino è una metafora. Chi può capire capisca.