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La memoria genetica dell’individuo ha una sua funzione speculare, ancorchè ben diversa, rispetto alla memoria elettronica dei suoi neuroni.
Mentre le informazioni/significati del Sé sono memorizzati nel suo codice genetico, così le informazioni false sul falso sé, le protesi del falso sé, sono memorizzate negli elettroni delle molecole dei neuroni ,che quelle informazioni memorizzano.
Le informazioni/significati del Sé e le informazioni false del falso sé svolgono nei confronti della coscienza, grazie a quei rispettivi meccanismi ed ai loro rispettivi linguaggi, la stessa identica azione.
La prima benefica e terapeutica rispetto alla seconda patologica e patogenica.
E’ anche altamente possibile che i geni del codice genetico, a livello di elettroni, utilizzino per memorizzare, a quel livello, le loro informazioni geniche, lo stesso tipo di linguaggio con il quale gli elettroni della materia dei neuroni memorizzano le false informazioni del sè.
Per cui le informazioni dei geni si rispecchiano identiche, con un altro tipo di linguaggio, nelle stesse informazioni contenute negli elettroni della materia che quei geni compongono.
La biochimica del DNA è il mediatore, il linguaggio di alto livello accessibile alla coscienza del ricercatore, tra le informazioni mutagene di quel DNA e le cellule dell’organismo.
La stessa funzione di mediazione svolgono i sogni, linguaggio esso pure di alto livello, relativamente alle informazioni/significati genetiche del Sé rispetto ai neuroni della coscienza.
(scritto il 3/7/23)